La sfilata dei Ceraioli di S. Antonio (1964)

10:00: La festa comincia a prendere corpo con il raduno a Porta Castello e con la distribuzione da parte delle famiglie ceraiole dei “mazzolin di fiori”, confezionati dalle monache del convento di Sant’Antonio.
Aprono la sfilata i tamburini, seguiti dalle bandiere delle contrade e dei quartieri e dalla banda della città di Gubbio.
Seguono a cavallo i Capitani, il trombettiere e l’alfiere, poi i rappresentanti delle istituzioni e i gruppi separati dei ceraioli, ognuno preceduto dai propri tamburini, dalle bandiere delle Famiglie, dai Capodieci dei tre Ceri.
I ceraioli di Sant’Ubaldo, San Giorgio e Sant’Antonio vestiti rispettivamente con le camicie gialle, azzurre e nere, esibiscono, cantando tradizionali canzoni ceraiole e sfottendosi a vicenda, la loro baldanza e la loro forza, incitati anche dalla gente esterna al corteo, già festante e acclamante, affacciata sulle finestre degli antichi palazzi di Gubbio addobbate con gli stendardi con i colori dei Ceri e dei quartieri della città.
I suonatori delle chiarine escono dalla sfilata all’altezza di Palazzo Andreoli e raggiungono Piazza Grande, per sistemarsi sul balcone del Palazzo dei Consoli, in attesa del corteo.
Escono dal palazzo anche gli sbandieratori che si mettono ai lati della scalea e i figuranti in costume.