Festa dei Ceri

Corsa dei Ceri 2017: Sant’Ubaldo cade rovinosamente alla fine del primo tratto

La Corsa dei Ceri 2017 verrà certamente ricordata per l’incredibile caduta del Cero di Sant’Ubaldo in fondo a Via Cairoli.

Le cadute di Sant’Ubaldo, proprio perché rare, destano sempre molto scalpore e la dinamica di quest’ultima ne ha tutti i presupposti, essendo avvenuta a pochi metri dalla sosta. È paradossale pensare come forse l’unica muta di Sant’Ubaldo che sia riuscita a staccare San Giorgio in città, sia stata coinvolta in una così grande débâcle.

Da sottolineare che, a causa della caduta, la statuina del Santo è andata praticamente distrutta e si è resa necessaria la sostituzione con una prelevata in Taverna.

Al di là di questo importante imprevisto, non è stata certamente un’annata da ricordare per il Cero Patrono, con San Giorgio che gli è stato spesso attaccato in tutto il percorso cittadino. A limitare i danni per i Santubaldari, l’ottima ascesa al monte, terminata alle 19.55 con la chiusura della porta della Basilica e lo scavijamento del Cero, lasciando fuori gli altri due Ceri come da tradizione.

C’è da dire che la Corsa dei Ceri è spesso decisa dagli episodi e a San Giorgio, oltre all’abilità dei ceraioli, quest’anno non è mancato quel pizzico di fortuna che fa la differenza tra una caduta rovinosa e un salvataggio miracoloso. E’ proprio ciò che è successo al Cero guerriero sul corso nel tratto della muta di Barbi.

Buona anche la corsa del Cero di Sant’Antonio, in particolar modo in città.

Va in archivio così la Festa dei Ceri 2017, dopo un’Alzata spettacolare e tre girate perfette, caratterizzata meteorologicamente da una pioggia battente che ha disturbato la sempre emozionante fase della “Mostra”, per tutta la sua durata, dalle 13.00 alle 17.00, salvaguardando per fortuna la corsa vera e propria che prende il via alle 18.00.

Ma per una festa che si tramanda da secoli ininterrottamente, che ha superato anche guerre e carestie, il meteo è sicuramente l’ultimo degli ostacoli che possa fermare un popolo estremamente orgoglioso delle proprie origini e tradizioni.

Per molti infatti è già iniziata la lunga attesa per il 15 maggio del prossimo anno.

convegno di studi del 5 maggio manifesto

Convegno: Gubbio, la Grande Guerra e i Ceri sul Col di Lana (1917-2017)

Gubbio, la Grande Guerra e i Ceri sul Col di Lana (1917-2017)

Convegno di Studi
Venerdì 5 maggio, ore 10.30
Gubbio – Palazzo Comunale, Sala Trecentesca

La Grande Guerra fu un’ecatombe. Dei circa 5000 eugubini mobilitati oltre 700 non tornarono a casa. Fra tanta tragedia i nostri soldati seppero però distinguersi per un’impresa davvero anomala, celebrare la Festa dei Ceri direttamente in zona di guerra, sul Col di Lana, tra le Dolomiti.

A partire dal 1916, così come altrove, anche a Gubbio la Festa patronale era stata sospesa per Regio Decreto ed era impensabile per i nostri concittadini alle armi non celebrare degnamente Sant’Ubaldo, sotto la cui speciale protezione avevano per altro raggiunto il fronte con tanto di “berrettino” benedetto in tasca, preziosa reliquia ubaldiana consegnata a chi si apprestava a partire per la guerra.

Fu così che il 15 maggio del 1917 i Ceri corsero sul Col di Lana, appena qualche centinaia di metri dietro la prima linea del fronte, tra l’emozione e la commozione di quanti ebbero l’opportunità di partecipare.

L’evento è stato patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale

convegno di studi del 5 maggio manifesto

discesa dei ceri a Gubbio

Domenica 7 maggio i Ceri tornano in città

Dopo l’attesa di quasi un anno, come da tradizione, la prima domenica di maggio i Ceri tornano in città per essere posti nella sala dell’Arengo del Palazzo dei Consoli. I Ceri scenderanno in posizione orizzontale con a cavalcioni i bambini in divisa ceraiola. E’ proprio per questo che si spera che il meteo sia clemente anche se ad oggi le previsioni non sembrano essere proprio favorevoli.

E’ il preludio al 15 maggio, il giorno in cui in città si comincia a respirare aria di festa, al suono della banda musicale e dei tamburi, addobbandosi di stendardi e gonfaloni, con le solite cantate e mangiate ceraiole in ogni angolo del centro storico.

Programma di domenica 7 maggio 2017:

ore 8.00           Santa Messa presso la Basilica di Sant’Ubaldo

ore 9.00           Discesa dal monte

ore 10.30         Arrivo in città

NEL SEGNO DI UBALDO BREVE STORIA DELLA FESTA DEI CERI

Appuntamento  nella sala ex Refettorio della Biblioteca Sperelliana mercoledì 3 maggio alle ore 16 per un nuovo appuntamento del progetto  “VIVI GUBBIO”,  realizzato con il sostegno dell’Università della Terza Età Città di Gubbio.

Il tema dell’incontro è ‘NEL SEGNO DI UBALDO BREVE STORIA DELLA FESTA DEI CERI’ con lo studioso Fabrizio Cece.

hilariter

“QUANT’EN BELLI!”, HILARITER – SULLE SPALLE, NEL CUORE

L’iniziativa dal titolo “Hilariter sulle spalle, nel cuore”, nasce da un gruppo spontaneo di ceraioli appartenenti a tutti i tre Ceri, che si sono ritrovati in alcuni incontri svolti presso la Biblioteca Comunale, confrontandosi in maniera semplice, libera e spontanea, su alcuni temi fondanti la Festa. 
Dopo quello dello scorso 4 Marzo in Basilica, il gruppo sta organizzando un nuovo appuntamento, che si terrà Lunedì 1 Maggio ore 21:00 presso il Salone di Palazzo Ducale alla presenza del Prof. Paolo Belardi, docente universitario e presidente dell’accademia delle belle arti di Perugia.
“Quant’en belli!”, cosa nasconde questa perla di saggezza popolare? Perché ci sfugge, involontariamente, ogni 15 maggio?
Da chi è perché, allora, furono così pensati, progettati e realizzati? E quando? Sono domande che non hanno, crediamo, una risposta certa e definitiva, ma che contribuiscono ad alimentare il mistero, il segreto dei Ceri. Una cosa è certa.
Da quasi novecento anni gli eugubini rincorrono il loro patrono, alternandosi, da spalla a spalla, da generazione in generazione, sotto le stanghe delle barelle, sotto il peso dei ceri. E lo fanno, per di più, alternando palpiti di sentita partecipazione spirituale a momenti profani, terreni, materiali.
Anche in questo, forse soprattutto in questo, sta la bellezza della nostra festa, dove si ritrovano le gesta, le virtù, la spiritualità, la civiltà del popolo di Gubbio. I ceri tra sacro e profano.
Siamo partiti da questi spunti per due appuntamenti dedicati alla bellezza dei Ceri: uno con un taglio spirituale, tenuto da suor Agnese Ceccarelli, perché per guardarli bene, i Ceri, bisogna sempre alzare lo sguardo, puntare verso il cielo; l’altro, il prossimo 1 maggio, con un taglio prettamente storico  ed estetico, perché il Prof. Paolo Belardi ci porterà dritti dritti alle origini presunte della loro forma e al rilancio del culto ubaldiano voluto e sostenuto dai Montefeltro alla metà del Quattrocento.

Ceri.it da oggi online completamente rinnovato

È da oggi online una versione completamente aggiornata graficamente del nostro sito web.

Tra i vari siti informativi sulla Festa dei Ceri, questo sito è particolarmente apprezzato da molti ceraioli per la sua completezza di informazioni.

L’archivio storico che dal 1891 dettaglia, anno per anno, tutti i protagonisti della Festa dei Ceri, elencando gli eventuali episodi che hanno caratterizzato la corsa.

Una galleria fotografica che, grazie al contributo dei fotografi storici eugubini, dal 1940 racconta le emozioni che solo una manifestazione sentita e vissuta dal popolo come la Corsa dei Ceri sa offrire.

In evidenza una selezione di foto artistiche, particolarmente significative per l’originalità, per la bellezza e i sentimenti che sanno trasmettere della festa.

Il sito è frutto del lavoro di appassionati ceraioli, i quali con questo sito intendono contribuire a fissare dati e avvenimenti importanti, oltre che a raccontare la festa anche a chi non la conosce e a chi intende vistare Gubbio in occasione di questo secolare evento.

Ceri.it è un sito a cui tutti potranno contribuire in qualsiasi forma, in special modo inviando immagini significative della festa all’email foto@ceri.it.

Buona navigazione e buona Festa dei Ceri a tutti !

Un annullo postale celebrerà il centenario della Festa dei Ceri organizzata dai soldati eugubini sul Col di Lana il 15 maggio 1917

L’Annullo postale dei Ceri 2017 celebrerà il Col di Lana. Un atto dovuto alla memoria di quegli Eugubini che, malgrado la guerra, non hanno potuto rinunciare alle loro tradizioni più care.

Un lavoro della pittrice eugubina Marzia Fumanti e il soggetto scelto per realizzare la cartolina e l’Annullo dei Ceri 2017.

Prove di annullo, quindi, al Maggio Eugubino! Una modifica nella normativa che regola l’emissione degli annulli, ha fatto anticipare i lavori per preparare il timbro per il 15 Maggio. Così si rinnoverà l’appuntamento che dal 1970 coinvolge collezionisti e non. Un primato nella marcofilia, visto che in Umbria l’annullo filatelico legato alla Festa dei Ceri è l’unico che vanta una tradizione ininterrotta dal 1970.

I Ceri sul Col di Lana durante la Prima Guerra Mondiale (15 maggio 1917)

Durante il primo conflitto mondiale persero la vita oltre 700 soldati eugubini. Fu un sacrificio immane che non solo segnò le famiglie coinvolte, ma l’intera comunità di Gubbio. Fra tanta tragedia i soldati eugubini seppero distinguersi anche per un impresa davvero anomala, celebrare la ‘Festa dei Ceri’ direttamente in zona di guerra, sul Col di Lana, tra le Dolomiti. A Gubbio, infatti, nel 1917, la Festa era stata sospesa per Regio Decreto ed era impensabile per i  concittadini alle armi non celebrare degnamente Sant’Ubaldo, sotto la cui speciale protezione avevano per altro raggiunto il fronte con tanto di “berrettino” benedetto in tasca, preziosa reliquia ubaldiana consegnata a chi si apprestava a partire per la guerra. Fu così che il 15 maggio del 1917 un copia dei Ceri di Gubbio corsero sul Col di Lana, appena qualche centinaia di metri dietro la prima linea del fronte, tra l’emozione e la commozione di quanti ebbero l’opportunità di partecipare. Insomma, i Ceri “a qualunque costo”.

Le celebrazioni del centenario

Il prossimo 5 agosto si celebrerà in vetta al Col di Lana il centenario della Festa dei Ceri organizzata il 15 maggio 1917.

Małgorzata Kistryn “Il Cuore variopinto d’Italia”

Mostra fotografica sulla Festa dei Ceri della polacca Małgorzata Kistryn

Małgorzata Kistryn “Il Cuore variopinto d’Italia”Verrà inaugurata sabato 22 aprile alle ore 17.30  presso i locali della Galleria espositiva di Via Lucarelli e resterà aperta fino al 20 maggio, la mostra della fotografa polacca Małgorzata Kistryn intitolata “Il Cuore variopinto d’Italia”, iniziativa promossa dal Comune di Gubbio con l’associazione culturale La Medusa, ente gestore del Polo Museale Diocesano, Palazzo del Bargello e Museo della Ceramica a Lustro.

La mostra ha inoltre il patrocinio del Comune di Norcia ed il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia, che ha curato il catalogo.

Personaggio di indubbio fascino, Małgorzata, che in Italia si fa chiamare Margherita, è ex fisico nucleare che ha deciso di lasciare il suo lavoro all’Istituto polacco di Fisica Nucleare per dedicarsi alle sue due più grandi passioni: il viaggio e la fotografia.  Così nasce la passione per l’Italia in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura che si trova a Cracovia, e per le sue tradizioni, in particolare per le feste popolari.

Małgorzata Kistryn nel maggio del 2015 arriva a Gubbio da turista imbracciando la sua macchina fotografica, e scatta foto di grande pathos della Corsa dei Ceri, immortalando istanti della sfilata mattutina, della corsa e dei vicoli medioevali popolati dai cittadini nella tipica e iconica divisa.

Da questa avventura fotografica  Margherita ne ha fatto un progetto espositivo che si intitola “Il Cuore Variopinto d’Italia”, mostra personale fotografica dedicata alla Corsa dei Ceri e ai paesaggi di Castelluccio di Norcia.

« La mostra si sviluppa intorno a due temi: da una parte il mondo scomparso di Castelluccio di Norcia, la commozione del sogno di una rinascita alla quale sarà devoluta parte dei proventi degli ingressi  – sottolinea  Augusto Ancillotti assessore alla Cultura del Comune  –  dall’altra una serie di istantanee vivifiche che immortalano la gente dei Ceri ».

E Norcia è proprio la grande co-protagonista di questa esposizione. Poco prima dei noti eventi sismici del 2016 lei si trovava proprio a Castelluccio di Norcia e coinvolta nella magica atmosfera della fioritura che si staglia sulle architetture del borgo antico, scatta una serie di fotografie che rimangono oggi tristemente solo un ricordo di uno skiline ormai perduto.

“Margherita assume il ruolo così di fotografa paesaggistica ma con una forte cadenza legata alla fotografia di reportage – afferma Elisa Polidori storico dell’Arte – che sa usare la stasi dei paesaggi in contrapposizione al moto delle presenze umane che popolano gli scorci architettonici, in pieno movimento e nel vigore della festa.”

Il 50% del ricavato delle eventuali vendite delle fotografie, sarà devoluto per espressa volontà dell’artista, come già fatto in precedenza in questi mesi, alle popolazioni terremotate di Castelluccio di Norcia.

Per maggiori informazioni contattare la Segreteria Organizzativa al numero 075 9220904 o scrivere a info@museogubbio.it

ceri mezzani

I Ceri mezzani dell’Ottocento tornano a Gubbio

Sono stati illustrati questa mattina, nella Sala Consiliare, due progetti legati alla valorizzazione della ‘Festa dei Ceri’: l’allestimento della mostra ‘L’ultima muta – Il ritorno dei Ceri mezzani a Gubbio’, che verrà inaugurata sabato 25 marzo alle ore 11.30, e l’avvio delle attività formative legate allo sviluppo del ‘Centro di documentazione e studio della Festa’ rivolto a giovani volontari. Erano presenti il sindaco Filippo Mario Stirati, l’assessore Augusto Ancillotti, l’antropologa dell’Università di Perugia, nonché rappresentanti del ‘Tavolo dei Ceri’, Patrizia Cirino.

C’è ancora tanto da documentare e ricostruire come memoria storica sulla ‘Festa dei Ceri’ – ha sottolineato Stirati – e come amministrazione ci siamo mossi nella direzione di consolidare questo immenso patrimonio. Fondamentale l’istituzione del ‘Tavolo’ composto da tutte le rappresentanze della Festa (Università dei Muratori, Famiglie dei Ceraioli, Maggio Eugubino, Diocesi) che lavora costantemente con l’obiettivo di portare a compimento l’iter per il recupero del mancato riconoscimento dell’Unesco“.