Luca Bedini capodieci di San Giorgio 2019 dopo una maratona elettorale

Alla fine Luca Bedini ce l’ha fatta davvero. Eh si, perché durante questa elezione del capodieci di San Giorgio è successo proprio di tutto. Ci sono volute addirittura due votazioni, entrambe combattutissime, all’ultima scheda. La prima votazione del 13 gennaio aveva decretato un incredibile risultato di parità 362-362 tra Luca Bedini e Francesco Fioriti, più distaccato Giorgio Alunno con 171 voti. In realtà a Bedini era stato annullato un voto e una scheda era improvvisamente sparita. Questo ha causato feroci polemiche, tanto che la votazione è stata successivamente annullata dal Consiglio dei Capodieci e rimandata alla domenica successiva, nonostante lo statuto prevedesse di procedere a sorteggio in caso di parità.
Emozionantissimo il testa a testa anche nella seconda votazione di domenica 20 gennaio, con la taverna di via Cristini che sembrava una sezione elettorale a tutti gli effetti. Alla fine ha prevalso Luca Bedini con 369 voti, sempre tallonato da Francesco Fioriti con 357 voti, terzo Giorgio Alunno con 120 voti. In totale sono stati 859 i votanti, con 4 schede bianche e 9 nulle.
Insomma è stata un’elezione che ha messo a dura prova le coronarie dei sangiorgiari, ma soprattutto ha dimostrato i limiti del sistema elettorale basato sul voto diretto dei ceraioli, da molti ritenuto il più democratico, ma anche il più logorante per gli equilibri del Cero, per la campagna elettorale che lo contraddistingue.
In ogni caso alla fine tanti ceraioli, soprattutto gli amici della manicchia di San Martino, si sono stretti attorno al capodieci inneggiando coi soliti cori di festa.
Luca Bedini, 44 anni, sammartinaro, in carriera si è distinto sotto la stanga sia sulla muta di Santa Maria come punta dietro che come ceppo nella muta dei Vecchi. Nel 2013 è stato anche capocetta del capodieci Andrea Maritri, a cui è legato da profonda amicizia.
L’investitura ufficiale di Bedini avverrà come “tradizione” il 23 aprile, festa di San Giorgio.

Fasi di spoglio durante la prima votazione del 13 gennaio.

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